14 Jun
14Jun

Una Comunità Energetica permette di realizzare impianti in autoproduzione che uniscono più utenti della rete elettrica, purché alimentati dalla stessa cabina elettrica di media tensione (Cabina MT/BT).

La Legge anticipa il recepimento di alcune norme della direttiva comunitaria sulle rinnovabili.

La RED II (art. 21 e 22 autoconsumo collettivo ed energy communities) prevede misure specifiche per consentire alle famiglie, alle comunità e alle imprese di attivare modelli di autoconsumo collettivo attraverso la produzione di energia pulita condivisa. Misure che offrono la possibilità agli edifici residenziali di installare un singolo sistema fotovoltaico e alimentare diversi appartamenti o ai cittadini di creare comunità energetiche locali autosufficienti.

La nuova Legge permette ai consumatori di energia elettrica di associarsi per divenire produttori-consumatori, pertanto definiti prosumer, che agiscono collettivamente (per cui la denominazione inglese di Energy Citizen) a patto che l’attività di produzione di energia non costituisca l’attività commerciale o professionale principale.

I nuovi Energy Citizens devono rispettare alcune condizioni, tra cui che la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile deve essere destinata al consumo della comunità con impianti di potenza complessiva non superiore a 200 kW e, come già detto, essere alimentati dalla stessa cabina di media tensione.

La Comunità Energetica permette di fornire i benefici di un impianto fotovoltaico anche ai tanti cittadini che vivono nei nostri condomini.


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